In vista del Consiglio dei Ministri monotematico dedicato alle misure di carattere economico, ordinamentale e di tutela degli appartenenti alle Forze di polizia, alle Forze armate, ai Vigili del fuoco e alla Protezione civile, in programma per il 16 novembre 2023, si è registrata un’importante svolta nella relazione tra il Governo e i Sindacati militari.
Non solo, infatti, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si incontrerà con il Consiglio Centrale di Rappresentanza Interforze, in aderenza a quanto previsto dalla normativa vigente, per un confronto sulla Legge di Bilancio 2024: anche il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, si è reso disponibile all’apertura di un canale di ascolto accogliendo la richiesta di confronto con le Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (APCSM) che “prenderanno parte alle successive contrattazioni normative ed economiche”.
ASPMI ha raggiunto un altro importante risultato
ASPMI accoglie con grande soddisfazione questa iniziativa, che era stata richiesta con forza e determinazione sia da parte di questa Associazione che dalla Rete sindacale militare di cui facciamo parte. Un passo importante in quanto rappresenta un segnale significativo di apertura e di riconoscimento dell’importante ruolo che già oggi le APCSM svolgono nella tutela degli interessi dei militari e nella promozione di condizioni di lavoro dignitose all’interno delle Forze Armate.
Perché è importante confrontarsi subito
ASPMI è convinta che l’ascolto delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari sia fondamentale per garantire una contrattazione normativa ed economica equa e adeguata alle esigenze dei militari, nonché per migliorare una Legge di Bilancio con la quale bisognerà dare una dimostrazione importante al Comparto Difesa.
Un’iniziativa che – semmai ce ne fossero ancora – non lascia alcun dubbio su chi siederà al tavolo della contrattazione per il rinnovo del triennio 2022-2024, confermando la centralità delle APCSM in questo processo.
Infine, ASPMI ci tiene a esprimere apprezzamento per l’attenzione dimostrata dal Ministro della Difesa: guardiamo con ottimismo a questa nuova fase di dialogo e consultazione auspicando che l’iniziativa porti a decisioni e accordi che migliorino le condizioni di vita e di lavoro dei militari, garantendo loro il riconoscimento e il rispetto che meritano per il servizio che svolgono a difesa del Paese.