Le Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari hanno appena concluso l’appuntamento programmato con il Ministro della Difesa Guido Crosetto in vista dell’apertura della trattativa per il rinnovo di contratto, triennio 2022-2024, in programma nella giornata di mercoledì 24 aprile.
All’incontro hanno preso parte solamente i sindacati dell’Esercito Italiano che hanno superato la soglia di rappresentatività, come d’altronde era immaginabile dal momento che solo questi possono sedere al tavolo delle trattative. Un appuntamento che conferma lo scarso potere delle sigle sindacali non rappresentative, le quali rischiano di essere tagliate fuori da qualsiasi discussione sui temi rilevanti ai fini della carriera militare.
Com’è andato l’incontro
Noi di ASPMI ovviamente eravamo presenti e non ci siamo risparmiati dal far valere la nostra posizione in merito ad alcuni aspetti sui quali ci aspettiamo un intervento tempestivo da parte del Governo. Innanzitutto la pubblicazione di quei decreti attuativi necessari al fine di rendere pienamente operative le Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, compreso quello che distribuisce le risorse per distacchi e permessi sindacali come pure il provvedimento che ufficializza i sindacati rappresentativi dell’area dirigenti.
Dal Ministro sono arrivate le dovute rassicurazioni, confermando che i sindacati avranno pieni poteri, come definiti ai sensi della legge n. 46 del 2022, fin dall’avvio della contrattazione.
Non solo rinnovo di contratto
Ma il confronto ha toccato anche altri punti di interesse non propriamente legati al prossimo rinnovo di contratto: ad esempio ci siamo soffermati sulla questione di Strade Sicure, per la quale, come abbiamo avuto modo di spiegare, ci aspettiamo un maggiore interesse da parte del Governo.
Non bastano gli attestati di stima, a un incremento del lavoro deve seguire un incremento delle risorse così da permettere ai nostri soldati di lavorare in condizioni che non mettano a repentaglio la loro salute.
Da qui siamo passati al tema degli alloggi, altro aspetto sul quale bisogna intervenire al più presto con uno stanziamento di risorse ad hoc, ma anche una maggiore valorizzazione economica (ad esempio intervenendo sulla questione degli straordinari) per il personale impiegato nell’Operazione al fine di garantire la sicurezza delle città italiane.
Dal Ministro, come già successo in passato, abbiamo riscontrato la massima collaborazione a confrontarsi in futuro anche su questi aspetti, fermo restando che per il momento l’oggetto della discussione è il rinnovo e su questo si andranno a concentrare gli sforzi di tutti.