Quante volte vi abbiamo ricordato quanto sia essenziale che un sindacato conosca a fondo le norme e le agevolazioni a tutela dei militari? In questo, ASPMI non è seconda a nessuno, potendo contare su esperti di altissimo livello all’interno della nostra organizzazione.
L’abbiamo dimostrato ancora una volta, quando ci siamo rivolti allo Stato Maggiore dell’Esercito per chiedere chiarimenti sull’utilizzo delle risorse destinate alla gestione dell’assistenza sanitaria integrativa e complementare per il personale militare permanente, tramite la cassa Prevint e la rete Previmedical. Dopo un’attenta analisi dei documenti, abbiamo notato una svolta significativa rispetto al passato.
Quali risorse per l’assistenza sanitaria?
Inizialmente, quando è stata introdotta l’assicurazione sanitaria per il personale dell’Esercito Italiano, i fondi utilizzati provenivano dal capitolo per il benessere del personale, il che significava che i militari, in pratica, si pagavano l’assistenza da soli. Una situazione che non abbiamo mai accettato, poiché riteniamo che il diritto a un’assistenza sanitaria debba essere garantito senza sottrarre risorse da altre voci fondamentali.
Per questo motivo, come sindacato, abbiamo continuato a fare pressione affinché il Governo intervenisse con risorse aggiuntive. Finalmente, con la Legge di Bilancio 2024, le nostre richieste sono state accolte.
Tuttavia, l’importanza di questo stanziamento avrebbe potuto passare inosservata se non fosse per il nostro intervento tempestivo. Consapevoli di quanto potesse cambiare la situazione, abbiamo scritto allo Stato Maggiore dell’Esercito per verificare se le risorse stanziate fossero sufficienti, evitando così di ricorrere nuovamente al fondo per il benessere del personale.
Tornano i soldi per il benessere del personale
La risposta che abbiamo ricevuto è stata rassicurante: grazie alle risorse della Legge di Bilancio, l’assicurazione sanitaria è stata finanziata interamente, e per questo motivo da quest’anno i militari torneranno a beneficiare del buono regalo di dicembre. Questo buono potrà essere utilizzato, ad esempio, come buono libri, con il Comandante che ne determinerà l’utilizzo confrontandosi con le Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari che hanno raggiunto la soglia di rappresentatività. Si ricorda che in ogni caso la destinazione del “regalo di Natale” deve essere per “elevazione culturale”, ragion per cui spesso viene riconosciuto come forma di buono libro.
Anche se si tratta di una cifra apparentemente modesta, ribadiamo che ogni conquista economica rappresenta un riconoscimento per il lavoro e l’impegno dei militari. Grazie al nostro lavoro, tornano nelle tasche dei nostri colleghi risorse che in passato erano state sottratte. Questo dimostra ancora una volta che la presenza e la competenza di un sindacato forte come ASPMI può fare la differenza, anche nelle piccole vittorie, che si sommano per tutelare e migliorare la vita del personale militare.