Trasferimenti graduati, i militari e le loro famiglie vanno rispettati. ASPMI chiede un intervento urgente del Capo di SME

Fonte immagine: Pixabay.com

Nei giorni scorsi, attraverso un canale interno di messaggistica, il DIPE ha inviato una comunicazione riguardante le operazioni di trasferimento a istanza di parte con carattere ordinario per l’anno 2024, specificamente indirizzate alla categoria dei graduati.

Un messaggio che tuttavia non ci soddisfa, né nelle modalità né tantomeno per i contenuti. Anzi, riteniamo che in questo contesto il personale non è stato adeguatamente tutelato, così come le loro famiglie. Ecco perché abbiamo chiesto un intervento immediato al Capo di SME, affinché possa sanare al più presto la spiacevole situazione che si è venuta a creare.

Serve rispetto, i graduati e le loro famiglie non sono numeri.

Trasferimento graduati, le nuove tempistiche

Il messaggio in oggetto ha riportato un cambio di programma rispetto a quanto era stato inizialmente comunicato. In particolare, è stato annunciato un lieve ritardo nella pubblicazione della graduatoria di merito relativa a queste operazioni. 

Tale ritardo è stato causato dalla chiusura posticipata della finestra di validazione delle istanze, che ha inevitabilmente comportato uno slittamento dei tempi previsti per la pubblicazione degli esiti. La nuova data stabilita per la pubblicazione è ora fissata nella seconda decade di luglio.

Il DIPE ha poi chiarito che il mese di settembre 2024 rimarrà il periodo designato per l’effettiva attuazione dei trasferimenti. Questa tempistica è stata stabilita tenendo conto delle esigenze operative e organizzative delle Forze Armate. Tuttavia, ha anche sottolineato che tali trasferimenti saranno soggetti a eventuali priorità operative che potrebbero richiedere modifiche nei piani iniziali.

La posizione di ASPMI

Come ASPMI, riteniamo essenziale evidenziare alcune lacune da parte dell’Amministrazione in relazione a questa operazione, che riveste un’importanza significativa per i graduati e le loro famiglie. 

In primo luogo, ci aspettavamo una maggiore pubblicità della comunicazione, affinché ogni singolo militare interessato potesse ricevere notizie chiare sulle tempistiche del trasferimento. La comunicazione si è limitata a un messaggio inoltrato attraverso i canali interni, che è stato successivamente diffuso da alcuni militari utilizzando strumenti non ufficiali. Non è stata inviata alcuna lettera formale ai Comandi, né a tutti gli interessati.

Inoltre, non possiamo ignorare l’inesattezza riguardo alla tempistica dei trasferimenti. 

Inizialmente era stata annunciata la pubblicazione della graduatoria entro il mese di giugno, con l’emanazione dei provvedimenti d’impiego entro luglio. La presentazione presso il nuovo EDRC di assegnazione era prevista “a partire da luglio”, e non per settembre come ora comunicato.

Questa tempistica non è soddisfacente, poiché costringe le famiglie a effettuare il trasferimento in prossimità dell’inizio delle scuole, quando piuttosto sarebbe stato opportuno sfruttare il periodo estivo, consentendo un approccio più sereno e organizzato a questa transizione.

Proprio per questo motivo, ASPMI ha chiesto un intervento tempestivo da parte dello Stato Maggiore dell’Esercito affinché possa far sì che le destinazioni vengano immediatamente pubblicate. Bisogna tutelare il militare in questa fase particolare della propria carriera che incide anche sulle dinamiche familiari: confidiamo che il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, sia d’accordo con la nostra posizione e per questo motivo si muova in prima persona per far sì che la suddetta comunicazione arrivi in tempi consoni. 

In futuro ci aspettiamo una maggiore attenzione

ASPMI riconosce che, trattandosi della prima esperienza di tale natura, vi possa essere la necessità di tempo per perfezionare le operazioni e correggere eventuali errori. Gli imprevisti sono parte della realtà operativa, ma auspichiamo che quanto accaduto quest’anno possa servire da lezione per le prossime volte.

In conclusione, riteniamo fondamentale un miglioramento delle modalità di comunicazione, garantendo che le informazioni raggiungano anche i livelli più bassi dell’organizzazione. 

Inoltre, è imperativo rispettare le tempistiche, elemento cruciale per la tutela dei militari e delle loro famiglie, spesso con bambini che necessitano di un adeguato periodo di adattamento, idealmente prima dell’inizio dell’anno scolastico.