Il I Reparto Reclutamento Affari Giuridici ed Economici del Personale ha risposto alla nostra richiesta di chiarimento in merito alla questione dei trasferimenti, nonché su quali sono le linee guida adottate nei confronti del personale con figli.
Per quanto questa tematica rientri nell’ambito dell’impiego del personale – che secondo la Legge 46 del 2023 non fa parte degli argomenti di tutela sindacale – resta il nostro primario interesse assicurarci che venga garantito lo stesso trattamento per tutto il personale in divisa, nonché il rispetto delle norme di diritto alla famiglia come fissate dalla normativa nazionale e comunitaria.
Anche perché tematiche come quella dei trasferimenti hanno risvolti tanto sul trattamento giuridico quanto su quello economico, ambiti che invece sono di nostra competenza.
Tutela della genitorialità nelle operazioni di trasferimento
A tal proposito, l’interesse dimostrato da ASPMI ha fatto luce su alcuni interventi di cui il Dipartimento Impiego del Personale – “da sempre attento alla tutela dell’istituto della genitorialità” – ha messo in campo a partire da gennaio scorso.
Come chiarito dal I Reparto Reclutamento Affari Giuridici ed Economici del Personale in risposta a una delle numerose richieste inviate da questa Associazione (con tanto di ringraziamenti per il contributo offerto), da quest’anno il Dipe si è orientato verso una maggiore tutela del personale con prole, introducendo le ulteriori possibilità di:
- differire il trasferimento per un periodo di 6 mesi al fine di consentire la riorganizzazione del nucleo familiare;
- concedere, al coniuge in servizio permanente effettivo e non interessato al provvedimento di prima assegnazione, di poter presentare istanza di trasferimento, al fine di poter ricostruire tempestivamente il nucleo familiare;
- confermare nella sede di servizio il personale che presenta una situazione oggettivamente grave che esula dalle problematiche di gestione familiare.
Per quanto riguarda le linee guida utilizzate nelle operazioni di assegnazione, nonché per le altre movimentazioni del personale, sulle quali ASPMI ha preteso maggiore chiarezza da parte dell’Amministrazione, è stato invece chiarito che gli eventuali motivi ostativi indicati dal personale continuano a essere valutati singolarmente.
ASPMI continuerà a monitorare
Per quanto apprezziamo il chiarimento, ASPMI continuerà a monitorare assicurandosi che il personale non venga svantaggiato irragionevolmente nell’ambito delle operazioni di trasferimento, garantendo così lo stesso trattamento per tutti.
D’altronde, ricordiamo che a questa Associazione si deve il riconoscimento del diritto all’assegnazione provvisoria anche per il personale impiegato come volontario, una battaglia che abbiamo portato avanti con la convinzione che tutte le famiglie meritano la stessa tutela. E lo stesso faremo in futuro laddove situazioni del genere dovessero ripetersi.