In questi primi mesi di attività ASPMI ha più volte dimostrato che la tutela degli interessi dei propri iscritti rappresenta una priorità, motivando qualsiasi azione messa in campo da questa Associazione.
A conferma di ciò c’è anche il fatto che a settembre, su richiesta di ASPMI, è stato avviato il processo di restituzione delle deleghe sindacali indebitamente trattenute nei mesi di giugno e luglio.
Deleghe sindacali e ASPMI, cosa è successo
Come già abbiamo avuto modo di spiegare, infatti, nei mesi scorsi questa Associazione si è battuta con impegno per fare in modo che i militari dell’Esercito Italiano pagassero il giusto per poter godere di una tutela sindacale come garantita loro dalla Legge n. 46 del 2022.
Intanto ci siamo assicurati che la delega venisse calcolata solamente su parametro, assegno pensionabile e indennità operativa di base (uguale per tutti), facendo in modo che la quota dovuta rappresentasse un vero e proprio “minimo sindacale”.
Dopodiché ci siamo battuti per fare in modo che le trattenute della quota di tesseramento iniziassero a partire dal mese successivo a quello in cui la delega è stata inviata o inserita a sistema dall’Amministrazione. Una scelta presa per evitare che i nostri iscritti non subiscano trattenute superiori a quelle previste a causa di ritardi non dipendenti da loro.
Tuttavia, nonostante le nostre raccomandazioni, durante i mesi di giugno e luglio alcuni degli iscritti hanno subito trattenute superiori alle aspettative a causa della decurtazione anche delle quote arretrate.
Solo grazie all’instancabile impegno di ASPMI, è stato possibile fermare una pratica inaccettabile: abbiamo richiesto l’intervento del Ministro della Difesa Guido Crosetto, il quale si è mosso in prima persona per assicurarsi che le quote indebitamente trattenute venissero restituite al più presto ai militari interessati.
Trattenute sindacali, al via la restituzione degli arretrati
Somme che già a settembre sono state restituite – in un’unica soluzione – a una parte del personale: per il restante si andrà avanti anche nei prossimi mesi, con l’obiettivo di completare l’operazione il prima possibile. Ricordiamo che la velocità con cui verranno fatti i rimborsi non dipende da noi bensì dagli uffici preposti alla restituzione: come ASPMI, comunque, continueremo a lavorare e a monitorare la situazione così da assicurarci che le operazioni procedano senza rallentamenti.
ASPMI si distingue nel panorama delle Associazioni professionali a carattere sindacale tra militari
Quanto successo dimostra l’assoluto impegno di ASPMI a favore dei propri iscritti, sia nella lotta per i loro diritti che nell’applicazione di una delega sindacale a un costo che possiamo davvero definire il “minimo sindacale“. E va detto che ASPMI rappresenta un unicum nel panorama sindacale militare, poiché altre associazioni hanno mantenuto per loro le deleghe sindacali, il che sembra quasi evidenziare una maggiore attenzione per i propri interessi a discapito nel benessere del personale militare.
A tal proposito, è importante sottolineare che ASPMI ha operato sempre nel rispetto delle normative sindacali, garantendo al personale militare ciò che gli spetta di diritto.
Questo impegno è stato riconosciuto anche dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha sostenuto le nostre ragioni, come pure dallo Stato Maggiore dell’Esercito e dal Comando Logistico grazie ai quali è stato possibile individuare rapidamente una soluzione a vantaggio del personale