ASPMI ha scritto allo Stato Maggiore dell’Esercito per chiedere un chiarimento sulla questione relativa alla concessione delle ricompense meritorie in favore del personale militare, in particolare per quanto riguarda i Graduati.
Con rammarico, infatti, abbiamo constatato che alcune delle prestigiose ricompense, come la Medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare, la Medaglia militare al Merito di lungo comando e la Croce d’oro con stelletta per anzianità di servizio, risultano attualmente riservate esclusivamente agli Ufficiali e ai Sottufficiali, nonostante i Graduati abbiano la possibilità di raggiungere i requisiti necessari per ottenere tali onorificenze.
È importante sottolineare che anche i Graduati possono svolgere incarichi di grande responsabilità, come quello di Comandante di Squadra nelle unità militari terrestri, contribuendo in modo significativo all’operatività e alla missione delle Forze Armate. Pertanto, ci è apparso ingiusto e incoerente che questi siano esclusi dalla possibilità di ricevere riconoscimenti meritori che sono conferiti ad altri gradi gerarchici.
A rendere questa situazione ancora più paradossale è il fatto che i Graduati possono anche ricevere maggiorazioni economiche attraverso il Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali (FESI), riconoscimento dell’importanza dei loro ruoli all’interno delle unità militari.
Per quanto ci proviamo, facciamo fatica a comprendere la ragione per cui un Ufficiale o un Sottufficiale che ha comandato una Sezione costituita da soli tre militari possa ricevere la Medaglia militare al Merito di lungo comando, mentre un Graduato che ha guidato una squadra fucilieri composta da sei a otto unità, sia in Patria che in operazioni, per un periodo prolungato, non sia considerato meritevole dello stesso riconoscimento.
Riteniamo che il sistema delle ricompense meritorie sia fondamentale per valorizzare e motivare il personale militare, oltre che per riconoscere il loro impegno e la loro dedizione al servizio del Paese. Di conseguenza abbiamo chiesto allo SME di considerare la possibilità di estendere anche alla categoria dei Graduati il diritto a concorrere per l’assegnazione di tali medaglie, al fine di promuovere principi di equità e giustizia e rafforzare il senso di appartenenza alla Forza Armata.