Le operazioni di reclutamento nelle Forze Armate hanno subito notevoli cambiamenti con l’entrata in vigore della legge n. 119 del 2022.
Si è passati dal modello VFP1 (volontari in ferma prefissata di un anno, con possibilità di rafferma per un altro anno) e VFP4 (rafferma quadriennale), al termine del quale era necessario partecipare a un concorso per il passaggio a effettivo, a un nuovo modello più innovativo e ben accolto da questa Associazione. Dopo tre anni come VFI (volontari in ferma iniziale), è infatti possibile partecipare al concorso per VFT (volontari in ferma triennale), il quale, dopo un ulteriore triennio di formazione, consente il passaggio automatico come effettivo.
Quale futuro per VFP1 e VFP4?
Tuttavia, questo cambiamento sta generando panico e confusione tra i volontari reclutati con il precedente modello. A tal proposito, molti di loro si interrogano su quale sia il percorso da seguire per puntare alla stabilizzazione nelle Forze Armate.
Uno dei dubbi più comuni riguarda la possibilità che, per prendere parte al concorso per VFT, sia necessario aver completato il percorso come VFI, implicando di dover ricominciare da capo e non tenendo conto dei periodi come VFP1 o VFP4.
In realtà, non bisogna preoccuparsi perché fin dall’inizio ci siamo assicurati che in questa fase transitoria fosse previsto un percorso aperto anche ai volontari reclutati con il precedente modello. Infatti, al prossimo concorso per VFT potranno partecipare anche coloro che hanno terminato il periodo come VFP1, a patto di avere almeno due anni di esperienza. Il bando dovrebbe essere pubblicato nel 2025, quindi è probabile che l’esperienza come VFP1 sia già terminata. Anche questo, però, non deve essere motivo di preoccupazione, in quanto sarà comunque possibile partecipare da congedati.
Lo stesso vale ovviamente per chi, nel frattempo, ha terminato il periodo da VFP4 e non è riuscito a diventare effettivo.
Come ASPMI, siamo qui per fornire tutte le informazioni e il supporto di cui i volontari necessitano. Abbiamo già dimostrato il nostro impegno lo scorso gennaio, quando con successo ci siamo prodigati per garantire la continuità di incarico, ottenendo la rafferma annuale per tutti i 1.300 volontari del primo blocco 2021.
Siamo a disposizione per supportare tutti i volontari durante questa fase di transizione e per rispondere a qualsiasi dubbio o richiesta di chiarimento.